Mappe mentali: possono aiutarti a studiare? C’é una vasta platea filosofica che studia questa tematica; un’area di ricerca che possiamo attribuire a Buzan; restando un imprescindibile punto di riferimento, nonostante la sua scomparsa nell’aprile del 2019. Ma si parla anche tanto di “pensare fuori dagli schemi”. Vediamo insieme come approfondire questo argomento.
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Le Mappe Mentali, così come gli schemi grafici (o le infografiche per chi lo fa di mestiere), imitano analogicamente il funzionamento degli schemi mentali, cioè dell’immaginazione.
Come funziona il nostro cervello
Il pensiero umano, in una situazione o in un determinato momento, può procedere in tanti modi, uno di questi sono proprio gli schemi, da qui le mappe mentali, quindi un percorso.
Ecco come funziona il tuo cervello
Il tuo cervello funziona per immagini, parole chiave, associazioni, suoni, colori, ed è proprio questa la ragione per cui le mappe mentali funzionano così bene, perché si esprimono usando tutte queste lingue…
Chi è Tony Buzan
Sul finire degli anni Settanta, uno studioso londinese, Tony Buzan, crea una tecnica che ha rivoluzionato la metodologia di apprendimento rapido.
Il puro caso che fece avvicinare Buzan alle Mappe Mentali
Purtroppo lo indirizzarono alla sezione di medicina. Lui provò a spiegare che non voleva curare il suo cervello ma imparare ad usarlo meglio…
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I tre gli elementi che hanno caratterizzano il modello Tony Buzan…
Una mappa mentale è una forma di rappresentazione grafica del pensiero, parte da alcune riflessioni sulle tecniche per prendere appunti. Il fine consiste nell’implementare la memoria visiva e quindi la memorizzazione di concetti e informazioni in sede di richiamo.
Mappe Mentali: aspetti fondamentali che ne determinano l’efficacia
Le mappe e gli schemi costringono il nostro pensiero a porre, in una struttura gerarchica, le nostre conoscenze anche raggruppandole in categorie. Facciamo un breve esempio…
Associare con altri fattori, oltre che raggruppare in categorie
I pensieri, le idee, i concetti sono associati tra loro. Quando leggiamo un libro, una narrazione, un articolo di giornale, le associazioni tra gli argomenti, i concetti, ci vengono imposte dall’autore.
La sintesi e la visione di insieme come punti di riferimento
Le mappe mentali e gli schemi ci costringono, quindi, ad essere schematici, cioè acquisire il potere di sintesi. Infatti, riuscire a sintetizzare e isolare i concetti fondamentali, diventa basilare nella costruzione dei punti di riferimento.
Come ci aiutano le Mappe Mentali
Gli schemi così come le mappe aiutano la nostra memoria in ogni fase, anche nello studio, e viene rafforzato nella memorizzazione.
Nella costruzione a lungo termine del ricordo, gli elementi su indicati (gerarchia, associazione, visione d’insieme, sintesi) che contraddistinguono l’efficacia del “supporto fisico” mappe e/o schema, consentono il riconoscimento (una forma di memoria più “facile e più efficace rispetto alla memorizzazione libera) delle nozioni da imparare.

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Buona lettura